
MARIO BENEDETTI
Mario Benedetti ed altre sorprese, documentario “Mario Benedetti y otras sorpresas” realizzato da Alessandra Mosca, racconta la storia di una ragazza italiana che s’innamora della poesia di Mario Benedetti durante un viaggio in Argentina. A partire da quel momento sogna d’incontrarlo e dopo sei anni d’attesa e di ricerche ci riesce intervistandolo dapprima a Venezia poi in Uruguay. Il documentario ruota intorno alla poesia di Benedetti, al suo rapporto con il lettore, alla sua visione del mondo. Il poeta diviene narratore di se stesso, tanto nella cornice politica che in quella sentimentale. Ma è anche un viaggio di voci e di paesaggi. Tra Roma, Venezia, Montevideo e Buenos Aires emergono altre vite, altri sguardi preziosi come quelli di Daniel Viglietti (noto cantautore popolare uruguaiano), Dario Grandinetti (co-protagonista di Parla con Lei di Pedro Almodovar), Eliseo Subiela (regista di “El Lado Oscuro Del Corazon) e degli attori che transitano i suoi testi. Emerge la vicenda del suo esilio per ragioni politiche, il tenero rapporto con la moglie, la sua esperienza a Cuba con Fidel Castro e con la Casa De Las Americas di cui e’ stato uno dei principali promotori. Un racconto corale che attinge alla poesia, alla canzone, all’innamoramento, alla parola di chi passa. Il documentario è stato realizzato come un passaggio segreto, un biglietto di andata e ritorno, un lavoro di pura passione e completamente prodotto e realizzato dalla regista stessa e da Davide.
Il documentario é stato presentato in tutti i principali Festival di Cinema nel mondo.
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Alessandra Mosca Amapola: attrice, regista, documentarista e divoratrice di zucchero filato.
“Eclettica e versatile, un’artista a tutto tondo che trova nell’arte la sua casa, il suo rifugio, il suo parco giochi.
Ha vissuto e continua a vivere mille esistenze attraverso i personaggi che interpreta, i video che crea, le collaborazioni con artisti da tutto il mondo.
Fotografi, pittori, scultori, scrittori, videomaker, musicisti, ecc. divengono le sue braccia, gambe, mani… ulteriori estensioni di un abbraccio corale creativo.
La complessità espressiva è il tratto che più di altri caratterizza le avanguardie artistiche, essenzialmente interessate a quell’energia impetuosa e ingovernabile che attraversa ogni esistenza, ogni narrazione.
Quando il corpo stesso diviene l’area di lotta della presenza nel mondo, il dramma narrativo che incarna al suo interno affiora come un relitto fantasmatico e perturbante.”
– Massimo Montaldi, Antropologo –