
La Gara Di Sogni
LA GARA DI SOGNI
di Edoardo De Angelis
– Arcana Edizioni –
Da dove viene il libro“La gara di sogni”?
«Viene da lontano, perché “Gara di sogni” è il nome di un mio brano degli anni ‘90 che ha dato il nome all’album che conteneva la canzone.E parla delle aspirazioni che i ragazzi hanno dentro
di sé, dell’energia proiettata nel futuro che fa pensare ai giovani di poter raggiungere qualsiasi obiettivo nella vita».
Un libro autobiografico?
«Mah, è un libro che fa sicuramente riferimento alla mia vita perché festeggia con me i cinquant’anni della mia carriera: 1969-2019. E avverto ancora quello spirito che mi contraddistingueva da
giovane. Ho un disco appena pubblicato, un tour da portare avanti. Insomma, mi sento più o meno la stessa grinta di allora».
C’è stato un incontro in particolare che le ha cambiato la vita?
«Devo dire che sono stato molto fortunato, perché di questi incontri ne ho avuti in quantità. Non saprei dire quale sia stato il più importante, ma di certo quello con De Gregori è stato decisivo
in una fase della mia vita. Io ho prodotto i suoi primi due album all’epoca del Folkstudio. Più avanti lui produsse un mio disco».
C’è un sogno che vuole vedere realizzato?
«La mia aspirazione, che è anche la tendenza che caratterizza tutto ciò che faccio, è vedere che si instauri un rapporto tra la vita dell’uomo e la dignità culturale del suo tempo. Noi oggi stiamo
vivendo un medioevo, e spero di poter vedere l’inizio di un nuovo rinascimento».
– Spettacoli – Corriere Adriatico, Domenica 19 maggio 2019, Andrea Maccarone –
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Dall’inizio degli anni Settanta, epoca d’oro del Folkstudio e del cantautorato italiano, ha scritto per sé e per altri, prodotto diversi album di artisti nascenti che si sarebbero poi affermati (Francesco De Gregori) e altri nel pieno della maturità artistica (l’indimenticabile Sergio Endrigo), credendo fortemente nella diffusione dello scrivere e interpretare la canzone come strumento principe della narrazione. Di questo suo amore per la canzone come forma d’arte, De Angelis ha disseminato il suo più che quarantennale cammino, iniziato avvicinando i propri testi alle musiche di Lucio Dalla e regalando la storia de La casa di Hilde alla sensibilità di Francesco De Gregori, fino all’incisione di Lella, simile a una scena in bianco e nero di pasoliniana memoria.
Ha vinto con il Cantagiro, finalista del Festivalbar e del Disco per l’Estate. Parlano della sua instancabile attività le numerose collaborazioni: l’esperienza con la Schola Cantorum; le canzoni scritte per Capitolo 6, Riccardo Cocciante, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Mina, Amedeo Minghi, Ricchi e Poveri, Marisa Sannia, Schola Cantorum, Tosca, Vianella, Edoardo Vianello; le iniziative legate al mondo dei ragazzi e delle scuole (Parola di Cantautore, NET Neverending Tour); le rubriche giornalistiche, radiofoniche e televisive curate, e i suoi libri; le direzioni artistiche; l’incontro professionale con Fabrizio De André; i venti e più album pubblicati …
Con lui in questa occasione, Michele Caccamo, scrittore, poeta, paroliere e drammaturgo italiano pubblicato e tradotto in Egitto, Yemen, Indonesia, Siria, Palestina, Sud Asia, Russia, Cile, Argentina, Messico, Spagna, Francia, Stati Uniti .
La sua, oltre ad essere una scrittura di denuncia sociale, è anche introspettiva e intrisa di valori che stimolano l’incontro tra le varie religioni, tanto da aver ottenuto, dal mondo della cultura araba, il riconoscimento di Poeta della Fratellanza.